martedì 31 agosto 2010

silenzi

Danno poi la sensazione di ingombro e sembri un bimbo disadattato che non vuole farsi vedere dalla maestra.
Come chi per davvero tace, che siamo portati a farlo perché sorvegliati da sbirri nazisti, perché siamo ebrei deconcentrati, non ancora fuori da Dachau e Auschwitz.
Il silenzio dell'egoismo, del nostro narcisismo esasperato, che come i gatti crediamo di essere soli, cadiamo dal quarto piano sulle zampe, anche se non lo vorremmo, del tutto.
Il silenzio, della città di periferia alle 5 del mattino, siamo.
Il contrario di panettieri e pasticceri. e l'esasperazione

lunedì 23 agosto 2010

« Non vi è che questo pullulare di moribondi affetti da longevità, tanto più detestabili in quanto sanno organizzare così bene la loro agonia. »

con tutte le cose che mi mancano che ho già, con tutte queste lezioni che prendiamo per imparare a non fare nulla o andare in bicicletta.
passare da un benzinaio e trovare una macchina con gli sportelli aperti senza conducente. sono io
una risonanza di qualcosa da bambino che ti senti buono con i cuori scritti con la "Q"
come voler bene alla persone che ti circondano poi accorgersi di essere soli.


"hai visto gli scoiattoli che non si vergognano di niente?"